Mainardi
Sebastiano (San Gimignano, 1460 - Firenze 1513)
Ritratto di Sebastiano Mainardi in primo
piano, in secondo piano Domenico Ghirlandaio

|
Allievo e collaboratore di Domenico Ghirlandaio, operò
soprattutto in San Gimignano. Dopo il 1490, l'artista - fondendo
reminiscenze del Ghirlandaio con motivi del Verrocchio - conferì un
carattere di serenità ai suoi personaggi ampiamente modellati e inseriti
in un vasto, soleggiato paesaggio.
Natività e particolari (Musei Vaticani, Roma)

|
Fungai
Bernardino (Siena 1460 ca. - 1516)
Allievo di Giovanni di Paolo, rimase fedele alla
tradizione senese, pur subendo molteplici influssi. Nel suo arcaismo fu a
volte pittore elegante e raffinato. Diverse sue opere si possono ammirare
in molti musei all'estero, ma i dipinti più importanti sono conservati a
Siena nelle sue chiese e nella Pinacoteca, oltre che nella Galleria
dell'Accademia Carrara di Bergamo.
Madonna con Bambino e Cherubini

|
Solario
Andrea (Milano 1465 ca. - 1524 ca.)
Discendente da una illustre
famiglia d'architetti e scultori, fu uno dei maggiori artisti milanesi del
suo tempo. Dopo l'apprendistato a Milano, trascorse un periodo a Venezia
con il fratello Cristoforo, celebre scultore. Nelle sue prime opere
eseguite nella città lagunare o a Milano subito dopo il ritorno (1495),
lo stile vivacemente naturalistico, la luminosità e la smaltata cromia
riecheggiano la maniera di Giovanni Bellini e Antonello da Messina
(Madonna col Bambino e i Santi, 1495 Brera, Milano - Crocifissione, 1503,
Louvre Parigi). A Milano Solario acquisì presto gli stilemi tipici di
Leonardo da Vinci conferendo alle sue figure una mossa
monumentalità ed una forte espressività (Ritratto di Cristoforo Longoni,
1505, National Gallery di Londra - Annunciazione, 506 Louvre Parigi).
Negli anni 1507-1509, lavorò per il cardinale Georges d'Amboise nel
castello di Gaillon (Rouen), contribuendo a diffondere lo stile
rinascimentale in Francia. Negli ultimi anni milanesi, Solario realizzò
altri dipinti notevoli, dalla Salomè col capo di San Giovanni
Battista (in più versioni) al Riposo durante la fuga in Egitto
(1515, Museo Poldi Pezzoli, Milano), fino al trittico dell'Assunzione
della Vergine alla Certosa di Pavia
Madonna dal cuscino verde
 |
 |
 |
Costa
Lorenzo il Vecchio (Ferrara 1460 ca. - Mantova 1535)
Forse
allievo, ma certamente imitatore di Tura Cosmè, Lorenzo Costa
nacque a Ferrara nel 1460 e lavorò prevalentemente nella città di
Bologna, dove recepì gli influssi della pittura di Antonello da Messina.
Nello stesso tempo acquisì un suo particolare modo di dipingere
caratterizzato dalla rappresentazione statica e solenne e da un acceso
cromatismo. Il Costa affrescò nella cappella Bentivoglio in S. Giacomo
Maggiore "La famiglia di Giovanni II intorno al trono della
Vergine" (1488) e "I trionfi del Petrarca" (1490). Nel 1492
lavorò alla pala d’altare della cappella De’ Rossi in S. Petronio.
Al periodo 1500-1506 risalgono altre opere importanti di Lorenzo Costa:
"L’incoronazione di Maria" ed "Il S. Petronio"
(Pinacoteca di Bologna).
Nel 1506 il Costa si trasferì a Mantova, dove eseguì fra l’altro,
"Il regno delle Muse" per Isabella D’Este e il quadro a gloria
di Federico Gonzaga.
Il Costa ebbe un figlio, Ippolito, nato a Bologna nel 1506 circa e morto a
Mantova nel 1561.
Questi lavorò per i duchi di Mantova sotto la direzione di Giulio Romano.
Sposalizio della
Vergine
 |
|
Vergine con Bambino ed Angeli

|
Pietro
di Cosimo (Firenze 1462 - 1521)
Soprannome di Pietro di Lorenzo, pittore di
ritratti, soggetti mitologici e religiosi. Fu allievo di Cosimo
Rosselli e nel 1492 collaborò con lui agli affreschi della Cappella
Sistina. Non esistono opere documentate o firmate da Pietro e la
ricostruzione dei suoi dipinti si basa sulla biografia di Giorgio Vasari
che lo descrive come un personaggio eccentrico che "ha vissuto a
uova sode". Il poeta Gabriele d'Annunzio lo descrive «Giocondo
e facile pittore, forte e armonioso colorista, che risuscitava liberamente
col suo pennello le favole pagane». I dipinti di Piero, soprattutto
quelli raffiguranti soggetti classici, sono infatti caratterizzati da
bizzarre figure umane e di animali inseriti in paesaggi rappresentati con
l'accurato realismo proprio dei fiamminghi. L'artista diede forma ad una
umanità primitiva e selvaggia che, descritta con toni crudi e patetici,
rivela una profonda inquietudine. Nella Morte di Pocris (National
Gallery, Londra) ha creato una commovente scena carica di pathos e
tenerezza.
E' stato un meraviglioso pittore di animali e il cane di
questo quadro, dipinto con una triste dignità, è una delle sue più
memorabili creazioni. Piero dipinse anche ritratti, il migliore dei quali
è quello di Simonetta Vespucci (Museo Condé, Chantilly), nel
quale essa è raffigurata come Cleopatra con l'aspide attorno al collo.
Venere, Marte e Cupido
 |

|
Le sue opere religiose sono invece un po' più
convenzionali, di ispirazione raffaellesca. Notevole, comunque, e la sua Visitazione
(1500, National Gallery, Washington).
Madonna con Bambino ed Angeli Musicanti
 |
 |
Madonna con la colomba
 |
 |
Qui di seguito diamo una sequenza di dipinti
classici, per meglio illustrare l'estrosità di questo artista,
difficilmente riproducibili dal punto di vista filatelico in quanto
abbastanza complessi.
La caduta di Vulcano
 |
Vulcano ed Eolo
 |
Storie di Sileno
 |
Storie di Prometeo
 |
Liberazione di Andromeda
 |
Macrino
d'Alba (Alba 1460-65 - 1528)
Autoritratto

|
Si conosce poco di questo pittore, quasi autodidatta, che
dopo un breve periodo artistica trascorso nella sua città natale, passò
alla scuola lombarda del Foppa per maturare poi a Roma, nell'ambiente
artistico del secolo XV. Solo una parte dei suoi dipinti sono giunti a noi
e la mancanza quasi totale di documenti accentua le difficoltà di ricerca
sul suo operato. Fu notevole ritrattista, raffinato ed elegante e morendo
lasciò una scuola modesta ma attiva, che continuò ad operare, in tono
minore nella sua scia. Le Poste Italiane hanno voluto, comunque, dedicare
a quest'artista un'emissione nel 2001.
Madonna in trono con Bambino,S.Francesco
d'Assisi, S.Tommaso d'Aquino e due Donatrici - Palazzo del Comune di
Alba
 |
 |
 |
Martino
da Udine (Udine 1467 - 1547)
Detto Pellegrino da San Daniele. Si dedicò alla
pittura dopo un'iniziale attività di orafo. Lavorò a Venezia e Ferrara
dove dipinse una scena prospettica (1508), oggi perduta, che è la prima
scenografia rinascimentale di cui abbiamo una descrizione precisa.
Adorazione dei Pastori

|
Bissolo
Francesco (Treviso 1470 - Venezia 1554)
Allievo del Giambellino, si attenne ad un genere di
pittura manierato e soave. Dipinse pale per la chiesa di San Floriano a
Venezia, per la chiesa di Levada e per il Duomo di Treviso.
San Bernardino ed un altro Santo presentano un
donatore alla Vergine ed al Bambino

|
Marco
d'Oggiono (Oggiono, Como 1474 - Milano 1530)
Aderì inizialmente alla scuola del Foppa, divenendo in
seguito un fedele e mediocre seguace di Leonardo. Appare migliore nei
piccoli dipinti sacri.
|