Tiziano Vecellio

(Pieve di Cadore, 1490 circa - Venezia, 1576)


AUTORITRATTI



Massimo esponente della scuola di pittura veneziana e figura eccezionale di grande rilievo nella storia dell’arte occidentale.

Tiziano Vecellio nasce a Pieve di Cadore da una famiglia agiata di antiche origini: il padre e i nonni erano importanti giureconsulti oltre che amministratori della comunità cadorina. La data della nascita non è certa giacché i vari documenti che possono certificare la sua nascita risultano essere imprecisi e contraddittori; Giorgio Vasari indica la data di nascita di Tiziano nel 1480.  



Giunto a Venezia giovanissimo, ad appena nove anni, fu mandato ad apprendere l’arte nella bottega di Sebastiano Zuccato per passare, poi, in quella dei fratelli Gentile e Giovanni Bellini e diventare, poi e molto presto, allievo e collaboratore di Giorgione per il periodo di apprendimento e studio ed emulo e rivale in seguito. Nel 1508 gli fu commissionata insieme a Giorgione la decorazione dell’affresco esterno del Fondaco dei Tedeschi a Venezia, di cui oggi restano solo alcuni frammenti.

Era notorio che mentre Giorgione affrescava la facciata  che guarda verso il Canal Grande, Tiziano affrescava l’altra, verso la Merceria , raggiungendo e superando il maestro con la vivacità dell’intonazione dei colori. La collaborazione tra i due fu tale che alcune opere del primo decennio del Cinquecento come L’adultera (Art Gallery, Glasgow) e il Concerto campestre (1510 circa, Louvre, Parigi) un tempo furono attribuite a Giorgione ed oggi, unanimemente, sono riconosciute del Tiziano.  


Concerto campestre (1509-1510, Louvre, Parigi)


Nella sua prima attività sviluppò molto la "pittura di tono", con alterni riferimenti ora al Giorgione, ora a Giovanni Bellini e ora anche al Mantenga, a Dürer e Raffaello.

Tiziano, divenne rapidamente importantissimo e la sua "pittura di tono" trova espressione già nel 1503 con la Pala di Anversa commissionatagli da Jacopo Pesaro (1503-1506, Jacopo Pesaro presentato a San Pietro dal papa Alessandro IV, Anversa Koninklijk Museum voor Schone Kunsten); opera questa molto importante per la sua giovane età (appena ventenne) ma soprattutto per la sua affermazione sia nell’ambiente artistico sia in quello politico; sia nell’uno sia nell’altro, Tiziano è sempre pronto ad offrire il suo talento a tutte le esigenze della committenza veneziana. Una delle primissime opere attribuitagli è datata  intorno al 1505-1510: Un idillio. Una madre ed un alabardino in un bosco (Harward Art Museum). Altre opere giovanili gli sono state attribuite come il Cristo portacroce (1506-1507, Venezia Scuola Grande di San Rocco), La fuga in Egitto (1508, Ermitage, Sanpietroburgo), Nascita di Adone e Favola di Polidoro (1505-1510, Padova, Musei Civici agli Eremitani). 


Orfeo ed Euridice (1508, Bergamo, Accademia Carrara)


Ritratto di Ludovico Ariosto (1508, Londra, National Gallery)


La prima opera ufficiale è costituita dagli affreschi eseguiti nel 1507-08 sulla facciata del Fondaco dei Tedeschi, poi, nel 1510 la Pala di San Marco per la chiesa veneziana di Santo Spirito in Isola, oggi, Santa Maria della  Salute. Ma è con i Miracoli di Sant’Antonio da Padova, dipinti nel 1511 per la Scuola del Santo a Padova, che abbiamo la prima opera con data certa del Tiziano. In una serie di scene narrative, i personaggi sono ritratti entro paesaggi descritti in modo quasi impressionistico.


Miracolo del marito geloso (15119


Miracolo del neonato (1511)

Miracolo del piede risanato (1511)


Appartengono allo stesso periodo altre opere come Madonna col Bambino e Santi (1510, Parigi, Louvre), Venere e Cupido (1510, The Wallace Collection, Londra), Gli amanti (1510, Royal Collection, Londra), Pastore con flauto (1510-1515, Royal Collection, Londra), Adorazione dei Magi (1511, Kunsthistorisches Museum, Vienna), Ritratto di un cavaliere di Malta (1510-1515, Uffizi, Firenze), Madonna con Bambino fra sant'Antonio da Padova e San Rocco (1511, Madrid, Museo del Prado)Cristo e l'adultera (1512-1515, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


La schiavona (510, Londra, National Gallery)


Gentiluomo con un libro (1510, Washington, National Gallery of Art)


Concerto (1510, Firenze, Galleria Palatina)


Sacra Famiglia con pastore (1510, Londra, National Gallery)


Madonna degli zingari (1511, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


Battesimo di Gesù (1511-1515, Roma, Musei Capitolini)


Noli ne tangere (1512, Londra, National Gallery)


Ma Ia svolta stilistica di Tiziano si manifestò nelle opere successive dove i corpi e la materia assunsero una densità e una consistenza sempre più sensuali, le inquadrature nel paesaggio divennero più realistiche, i colori sfumati ed intensi, ma in ogni caso armoniosi come ad esempio Le tre età dell’uomo (1513 circa, National Gallery, Edimburgo), Amor sacro e amor profano (1514, Galleria Borghese, Roma), i tre Baccanali dipinti per Alfonso d'Este, Duca di Ferrara tra il 1518 e il 1522, Offerta a Venere e Baccanale degli Andrii (Museo del Prado, Madrid), Bacco e Arianna (National Gallery, Londra).


Amor Sacro e Amor Profano (1514, Roma, Galleria Borghese)


Baccanale degli Andrii (1522-1524, Madrid, Museo del Prado)


Gli stessi elementi di sensualità e monumentalità si ritrovano nelle composizioni sacre deIl’epoca, come nella potente Assunta (1516 — 1518), dipinta per I’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, con la quale Tiziano si affermò come massimo pittore veneziano.


Assunta (1518, Venezia, Santa Maria Gloriosa dei Frari) e particolari


ln un’altra opera per la stessa chiesa, Ia Pala Pesaro (1518 - 1526, Venezia Santa Maria Gloriosa dei Frari), Tiziano adottò un tipo di composizione mossa che evoca l’infinito; imitata da Paolo Veronese e dai Carracci, finì per diventare uno dei punti di partenza dello stile barocco. La Madonna con il Bambino non è più collocata al centro della scena, ma di lato, seduta sulla scalinata di un grandioso tempio di forme antiche accanto a due gigantesche colonne.  

Sia nelle opere profane sia in quelle religiose di questo periodo giovanile, si può apprezzare un’originale elaborazione della pittura rinascimentale romana e fiorentina, studiata in particolare nell’interpretazione di Michelangelo e Raffaello: Tiziano coniuga la monumentalità e il dinamismo dello stile centro-italiano con il tradizionale cromatismo veneto, la pennellata libera e il Iuminismo di Giovanni Bellini e Giorgione.

Indirizzatosi verso un realismo grandemente innovativo per la cultura veneta fu nominato, dal Senato di Venezia, Primo Pittore della Repubblica al posto di Giovanni Bellini morto nel 1516 e ricevette commissioni di ritratti da regnanti, nobili e letterati. Ricordiamo Ariosto (National Gallery, Londra), l’Uomo dal guanto (1520, Louvre) e i ritratti del Duchi d’Urbino, Ferrara e Mantova, Carlo V (1532 — 1533, Prado), il papa Paolo lll, Federico Gonzaga (1526, Prado). Negli anni seguenti, Tiziano, padrone di un ricco bagaglio culturale umanistico, dovuto anche all’amicizia stretta con gli intellettuali di Venezia, come Pietro Bembo, Pietro Aretino, Jacopo Tatti detto il Sansovino iniziò a lavorare per alcune corti italiane come Ferrara (1519), Mantova (1523), Urbino (1532) e per l’Imperatore Carlo V (dal 1530) con una copiosa produzione di scene mitologiche sensuali e decorative (due Baccanali Madrid, Prado; Venere di Urbino, 1538, Firenze, Uffizi) nelle quali il ricchissimo tonalismo rende appieno ed esalta i grovigli di corpi nudi immersi in fiabeschi paesaggi.

Tiziano è un artista ed un uomo tranquillo, ama la vita conciliante e la sua vita famigliare fu sempre serena, la moglie Cecilia, morta giovane nel 1530, gli ha lasciato tre figli: Pomponio, Orazio e Lavinia.

Il primo diventerà sacerdote, il secondo avviato agli studi dell’arte gli darà aiuto nel suo lavoro e Lavinia, felicemente sposa, sarà la modella di molti suoi quadri.

L’operosità di Tiziano non ha tregua, il suo progresso è maturato rapidamente, la sua personalità rivoluzionaria si è definitivamente affermata; le forme di Giorgione, di Giovanni Bellini, alle quali si era ispirato, sono scomparse dalle sue opere dove invece prevale il suo personalissimo stile ed ha già creato quei tipi di donne che porteranno il suo nome; quelle bellezze che saranno dette tizianesche per le forme floride, le carni dorate, i capelli biondi.

Copiosa anche la sua produzione ritrattistica da quella di gusto ancora giorgionesco (Uomo dal guanto, Parigi, Louvre; i ritratti di Pietro Aretino, dell’ambasciatore Girolamo Adorno, di una Cornelia, dama d’onore della contessa Pepoli questi ultimi tre del 1527) agli altri in cui la realtà dell’effigiato appare nella sua concretezza esaltata nel colore (il Ritratto di Carlo V, il Ritratto di Alfonso I d’Este, entrambi del 1533 e così via continuando).

Arduo è seguirlo nella sua complessa attività di ritrattista, di pittore di storie religiose e profane, di creatore di paesaggi e di architetture nei quali trasferì sempre sorprendenti colori e magiche forme.

La festa di Venere (Madrid, Prado) e Bacco e Arianna (Londra, National Gallery, 1525) rivelano il nuovo stile di Tiziano ormai libero da qualunque influsso di scuola: la ricchezza dorata del colore, la composizione monumentale, lo slancio del movimento, l’evidenza della pennellata sono le sue caratteristiche.  

Qui di seguito tracciamo un profilo delle principali opere eseguite nel periodo dall'artista.


Violante (La bella gatta) (1514 circa, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


Lucrezia e suo marito Lucio Tarquinio Collatino (1515, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


Flora (1515, Firenze, Uffizi)


Amor profano (Vanità) (1515 circa, Monaco, Alte Pinakothek)


Madonna delle ciliegie (1515, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


Il Bravo (1516-1517, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


Vergine con il Bambino, San Giovanni Battista e un Santo sconosciuto (1515-1520, National Gallery of Scotland)


Ritratto di Pietro Aretino (1516, Firenze, Galleria Palatina)


Madonna con i Santi Giorgio e Dorotea (1516-1520, Madrid, Museo del Prado)


Il medico Giangiacomo Bortolotti di Parma (1518, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


Venere Anadiomene (1520 circa, Edimburgo, National Gallery of Scotland)


Pala Gozzi - Madonna con San Francesco, San Biagio e il donatore Luigi Gozzi (1520,  Musei delle Marche)

E' la prima opera in assoluto datata da Tiziano


Annunciazione (1521-1522, Duomo di Treviso)


Bacco e Arianna (1520-1523, Londra, National Gallery)


Deposizione di Cristo (1523-1526, Parigi, Louvre)


Ritratto di Vincenzo Mosti (1526 circa, Firenze, Galleria Palatina)


Santa Maria Maddalena (1532, Firenze, Galleria Palatina)


Ritratto di Ippolito de' Medici (1532-1534, Firenze, Galleria Palatina)


Giovane donna in pelliccia (1535, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


Ritratto di Isabella d'Este (1536, Vienna,  Kunsthistorisches Museum)


Bella (1536, Firenze, Galleria palatina)


Venere di Urbino (1538, Firenze, Uffizi)


Ritratto di Francesco I (1539, Parigi, Louvre)


Ritratto di Pietro Varchi (1540, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


San Giovanni Battista (1540 circa, Venezia, Galleria dell'Accademia)


Allocuzione di Alfonso d'Avalos (1540-1541, Madrid, Museo del Prado)


Seguono alcuni dei principali dipinti eseguiti sempre nel periodo.


Donna con uno specchio

1514, Parigi, Louvre

1515, Museo Nazionale Barcellona

1515, Praga, Galleria del Castello


Salomè con la testa del Battista (1515, Roma, galleria Doria Pamphili)


Tarquinio e Lucrezia (1514-1515, Londra, Royal Collection)

Ritratto di Giulio Romano (1514, Londra, Royal Collection)

Ritratto di Jacopo Samanero (1514-1518, Londra, Royal Collection)

Ritratto di musicista (1515, Roma, Galleria Spada)

Ritratto di giovane in mantello e guanti (1515-1520, Londra, Garrowby Hall of Halifax Collection)

Giovane donna in abito nero (1520, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

Uomo dal guanto (1520-1522, Parigi, Louvre)

Ritratto di Andrea de' Franceschi (1530-1540, Washington, National Gallery of Art)

Vergine e Bambino in campagna con Tobia e l'Angelo (1535-1540, Londra, Royal Collection)

Presentazione di Maria al tempio (1534-1538, Venezia, Galleria dell'Accademia)

Ritratto di giovane donna (1536 circa, Ermitage Sanpietroburgo)

Giorgio Cornaro con un falcone (1537, Joshin Art Museum, Nebraska)

L'oratore Francesco Filetto (1538-1540, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

Il figlio di Francesco Filetto (1538-1540, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

Ritratto di Pietro Bembo (1540 circa, Washington, National Gallery of Art)

Ritratto di Vincenzo Cappello (1540, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

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Maddalena penitente (varie date, Londra Royal Collection)

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Ritratto di uomo con barba (1515, Detroit Institute of Arts)

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Ritratto di uomo (1515, Washington, Museum of Art)

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Ritratto di uomo con mantello rosso (1516 circa, New York, Frick Collection)

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Cristo della moneta (1516, Dresda Gemälderie Alte Meister)

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Madonna in gloria, i santi Francesco e Alvise, il donatore (1520, Ancona, Pinacoteca Civica)

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Girolamo e il cardinale Corner investono Marco abate di Carrara (1520, Washington, National Gallery of Art)

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Polittico Averoldi o della Resurrezione (1520-1522, Brescia, Chiesa dei Santi Nazaro e Celso)

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Ritratto di Laura Dianti (1523, Kreuzlingen, Heinz Kisters Collection)

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Sacra Conversazione, Vergine con Bambino, i santi Caterina e Damiano e donatore (1512-1516, Mamiano, Fondazione Magnani Rocca)

Bambino con un uccello (1520)

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Madonna con il Bambino, i santi Stefano, Girolamo e Maurizio (1520, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

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Madonna del coniglio (1530, Parigi, Louvre)

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Ritratto di Ippolito Riminaldi (1528 circa, Roma, Galleria dell'Accademia di San Luca)

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Ritratto di Federico II Gonzaga (1529, Madrid,  Museo del Prado)

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Madonna Aldobrandini (1530, Londra, National Gallery)

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Cristo con il mondo (1530, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

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Marte, Venere e Amore (1530, Vienna, Kunsthistorisches Museum) 270.jpg (319644 byte) Madonna con Bambino, una santa e San Giovannino (1530, Kimbell Art Museum, Forth Worth, Texas)

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Cena in Emmaus (1530, Parigi, Louvre)

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Ritratto di Jacopo Dolfin (1532 circa, Los Angeles, County Museum of Art)

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Alfonso d'Avalas in armi (1533, Paul Getty Museum, Los Angeles)

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Ritratto di Carlo V con il cane (1533, Madrid, Museo del Prado)

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Trionfo di Amore (1540 (Ashmolean Museum, Oxford)

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Ritratto di Giacomo Doria (1533-1535, Ashmolean Museum Oxford)

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Annunciazione (1535 circa, Venezia, Scuola Grande di San Rocco)

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Ritratto di Giulio Romano (1536 circa, Mantova, Palazzo della Provincia)

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John  Frederick elettore di Sassonia (1540, Vienna Kunsthistorisches Museum)

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Ritratto di Eleonora Gonzaga con il marito (1536-1538, Firenze, Uffizi)

Giove e Antiope (1535-1540 e poi ripreso nel 1560, Parigi, Louvre)

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Il periodo dopo il 1540 (culminato nel soggiorno a Roma (1545-46) dove, insieme al figlio Orazio che lo aiutò nell’opera pittorica) rappresentò una svolta nell’opera di Tiziano, che coscientemente si confrontò con la cultura manierista, traendone spunti fondamentali (un moderato uso del chiaro-scuro, la composizione più complessa e mossa, riferimenti alla statuaria antica) per un nuovo tipo di figurazione, altamente drammatica ed emotiva (Ecce Homo, 1543, Vienna, Kunsthistorisches Museum; Paolo III Farnese con i nipoti Alessandro e Ottavio, 1546, Napoli, Museo di Capodimonte).

Accolto a Roma con grandi onori dalla corte pontificia il 9 ottobre 1545, insieme al Vasari e a Sebastiano del Piombo, Tiziano, scopre la Città Eterna , i suoi antichi monumenti e le sue rovine; una visita che entusiasma e rapisce il grande artista.

A Roma incontra anche Michelangelo che nonostante una calorosa accoglienza ed affettuosi complimenti sul dipinto che ritraeva Danae, commissionato dal cardinale Alessandro Farnese, i commenti che seguirono non furono dello stesso tenore. Racconta Vasari che il Buonarroti: "…ragionandosi del fare di Tiziano…molto gli piaceva il colorito suo e la maniera, ma che era un peccato che a Venezia non s’imparasse da principio a disegnare bene…".

Nonostante il pungente commento di Michelangelo, a Tiziano venne conferita la cittadinanza romana come omaggio al suo talento e il 19 marzo del 1546 il soggiorno a Roma era già concluso; dopo una breve sosta a Firenze, Tiziano, rientra a Venezia per riprendere i lavori lasciati sospesi.

L’esperienza romana non fu priva d'effetto perché il dipinto del Martirio di San Lorenzo, per la Chiesa dei Gesuiti, contiene riferimenti all’architettura classica e nella Pentecoste lo stile è arricchito dagli echi della fabbrica bramantesca di San Pietro.  Una maggiore penetrazione psicologica, accompagnata a un ricco tonalismo basato su tinte brune e dorate caratterizza, invece, la produzione ritrattistica (Clarice Strozzi a cinque anni, 1542, Berlino, Staatliche Museen, Uomo dagli occhi glauchi, detto anche Il giovane Inglese, Firenze, Palazzo Pitti).  


Ritratto di Clarissa Strozzi (1542, Berlino, Staatliche Museen)


Ultima Cena (1542-1544, Collezione privata)


Ritratto votivo della famiglia Vendramin (1545, Londra, National Gallery)


Danae (1545, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)


Ritratto di Papa Paolo III (1545-1546, Sanpietroburgo, Ermitage)


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Ritratto di Caterina Coronaro (1542, Firenze, Uffizi)

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Ritratto di Ranuccio Farnese (1542, Washington, National Gallery of Art)

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Incoronazione di spine (1543, Parigi, Louvre)

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Ritratto di Pietro Aretino (1545, Firenze, Galleria Palatina)

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Storie bibliche (1542-1544, Venezia, Basilica di Santa Maria della salute)

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Ritratto di giovane inglese - L'uomo dagli occhi glauchi (1540-1545, Firenze, Galleria Palatina). 

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Madonna col bambino (1545 circa, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza)

Ritratto di fanciulla (1545 circa, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)

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Ritratto di Daniele Barbaro (1545, Madrid, Museo del Prado)

Ritratto di Papa Giulio II (1545-1546, Firenze, Galleria Palatina)

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Ecce Homo (1543, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

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Ritratto del Cardinale Alessandro Farnese (1545-1546, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)

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Ritratto di Papa Paolo III (1545-1546, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)

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Ritratto del Cardinale Pietro Bembo (1545-1546, Budapest, Museo di Belle Arti)

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Il segretario (1545, Buenos Aires, Museo delle Belle Arti)

 

 

Nel 1548 con il figlio Orazio fu al seguito di Carlo V alla Dieta di Augusta, evento che consacrò la sua fama di massimo pittore europeo.

Si dice che Carlo V con ammirazione reverenziale gli cedesse la destra e che gli raccogliesse i pennelli se per caso e accidentalmente fossero caduti a terra.

Il suo tipo di ritrattistica raffinata e solenne era ormai canonico (Carlo V alla battaglia di Mühlberg; Filippo II, 1548, Madrid, Prado) e sempre molto intensa era la produzione di scene erotico-mitologiche definite "poesie" dall’artista stesso come, una per tutte, la Venere con organista, amorino e cagnolino dipinto per il figlio dell’Imperatore Filippo II, oggi conservato al Museo del Prado di Madrid, replicato poi in due varianti: una conservata anch’essa al Prado e l’altra a Berlino.

Per Venezia, l’attività di Tiziano fu particolarmente rivolta alla realizzazione di pale religiose (come il Martirio di San Lorenzo, 1559, Chiesa dei Gesuiti), indirizzate stilisticamente, a quella progressiva materializzazione delle forme, attuata attraverso l’impiego di pennellate rapide e corpose che amalgamano o spezzano toni di colore, che caratterizzò l’ultimo periodo di Tiziano, posteriore al 1560.

Gli ultimi capolavori del maestro superarono, infatti, definitivamente, ogni visione spaziale rinascimentale, portando alle estreme conseguenze la pittura, tutta di colore, della tradizione veneta, accentuando i contenuti drammatici o pietisti delle scene (L’Annunciazione, Venezia, Chiesa di San Salvatore; Tarquinio e Lucrezia, Vienna, Akademie der bildenden Kunste; L’incoronazione di spine, Monaco, Bayerische Museum).  


Ritratto del Doge Andrea Gritti (1546-1548, Washington, National Gallery of Art)

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San Giovanni Evangelista a Patmos (1547, Washington, National Gallery of Art)

Ritratto di Isabella del Portogallo (1548, Madrid, Museo del Prado)


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Ritratto di Carlo V seduto (1548, Monaco, Alte Pinakothek)

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Ritratto di Carlo V in armatura (1548, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


Ecce Homo (1548, Madrid, Museo del Prado)


Ritratto di Carlo V a cavallo alla battaglia di Mühlberg (1548, Madrid, Museo del Prado)


Ritratto del conte Antonio Porcia (1548 circa, Milano Pinacoteca di Brera) 236.jpg (87548 byte) Sisifo (1548-1549, Madrid, Museo del Prado)
234.jpg (67137 byte) Venere con organista e Cupido (1548, Madrid, Museo del Prado) 348.jpg (97159 byte) Venere, Cupido e un organista (1548, Berlino, Staatliche Museen)
237.jpg (92255 byte) Tizio (1548-1549, Madrid, Museo del Prado) 349.jpg (40791 byte) San Giovanni l'Elemosiniere (1549-1550, Venezia, Chiesa di San Giovanni Elemosinario)
La sultana rossa (1550, Ringhing Museum of art, Florida) 350.jpg (36528 byte) Ritratto di Antonio Anselmi (1550 circa, Madrid, Museo Thyssen-Boernemisza)
Ritratto di un amico (1550, S. Francisco, Fine Arts Museum) Monaco con un libro (1550, Victoria, National Gallery)

Venere con Cupido e una pernice (1550, Firenze, Uffizi)


Gentiluomo con orologio (1550, Madrid, Museo del Prado)

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Venere con un organista e un piccolo cane (1550 circa, Madrid, Museo del Prado)

247.jpg (74046 byte) Salomè con la testa di Giovanni Battista (1550, Madrid, Museo del Prado) 273.jpg (6165 byte) Il conestabile di Borbone (1550, Valencia, Museo delle Belle Arti)

Adamo ed Eva (1550 circa, Madrid, Museo del Prado)

238.jpg (108548 byte) Ritratto di Filippo II in armatura (1550-1551, Madrid, Museo del Prado) 264.jpg (96659 byte) Ritratto di Filippo II (1550-51, Cincinnati Art Museum)
Ritratto d'uomo in costume militare (1550-1552, Kassel, Staatliche Museen) 197.jpg (103684 byte) Filippo Archinto, Arcivescovo di Milano (1550, New York, Metropolitan Museum of Arts)
Ritratto di Alessandro Alberti con un paggio (1550, New York, Metropolitan Museum of Arts) Ritratto del vescovo Ludovico Beccadelli (1552, Firenze, Uffizi)

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Danae (1553, Madrid, Museo del Prado)

Danae (1554, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

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Danae (1554 circa, Ermitage San Pietroburgo)

117.jpg (88312 byte) Venere e Adone (1553 circa, Madrid, Museo del Prado) 195.jpg (103503 byte) Venere e Adone (1553-1554, New York, Metropolitan Museum of Arts)
244.jpg (40177 byte) Addolorata [a mani aperte] (1553-1554, Madrid, Museo del Prado) 242.jpg (117633 byte) Trinità in gloria (1552-1554 circa, Madrid, Museo del Prado)
Ritratto di Filippo II (1554 circa, Firenze, Uffizi) 363.jpg (19250 byte) Il risorto che appare alla madre (1554, Medole, Chiesa Parrocchiale)
205.jpg (27446 byte) Ritratto di dama (1555, New York, National Gallery of Arts) 355.jpg (69907 byte) Ritratto del doge Marcantonio Trevisan (1554, Budapest, Museo di Belle Arti)
243.jpg (75985 byte) Addolorata [a mani giunte] (1555 circa, Madrid, Museo del Prado) 120.jpg (51209 byte) Venere e Adone (1555 circa, Londra, National Gallery)

Fanciulla con vassoio di frutta (1555 circa, Berlino, Staatliche Museen)


121.jpg (71392 byte) Venere e Adone (1555 circa, Roma Galleria Nazionale d'Arte antica) 357.jpg (63699 byte) Crocifissione (1555 circa, El Escorial, Monastero di San Lorenzo)

Venere allo specchio (1555 circa, Washington, National Gallery of Art)


Ritratto del doge Francesco Venier (1554-1556, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza)

359.jpg (63418 byte) Fanciulla con ventaglio (1556 circa, Dresda, Gemäldegalerie) 122.jpg (116066 byte) Diana e Atteone (1556-1557, Edimburgo, National Gallery of Scotland)
246.jpg (78927 byte) Santa Margherita (1556, Madrid, Museo del Prado) 123.jpg (105362 byte) Martirio di San Lorenzo (1548-1557, Venezia, I Gesuiti)
Annunciazione (1557 circa, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte) Ritratto del Cardinale Filippo Archinto (Philadelphia, Museum Art)

Diana e Callisto (1556-1559, Edimburgo, National Gallery of Scotland)


Deposizione nel sepolcro (1559, Madrid, Museo del Prado)


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Ultima Cena (1560, Madrid, Fundacion Casa de Alba)


Ultima cena


Venere dormiente (1560, The First William Museum Cambridge)

Crocifissione (1558, Ancona, Chiesa di San Domenico) 182.jpg (19680 byte) Ritratto di Fabrizio Salvaresio (!558, Vienna, Kunsthistorisches Museum)
124.jpg (84192 byte) Venere e Adone (1555, Malibu, Paul Getty Museum) Cristo alla colonna (1560 circa, Roma, Galleria Borghese)
125.jpg (138712 byte) Venere e Adone (1560, Collezione privata, temporaneamente a Oxford, Ashmolean Museum) 126.jpg (103503 byte) Venere e Adone (1560,  New York, Metropolitan Museum)
127.jpg (60771 byte) Venere e Adone (1560, Washington, National Gallery of Art) Sapienza (1560, Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana)
366.jpg (60186 byte) San Gerolamo penitente nel deserto (1560, Milano, Pinacoteca di Brera) 149.jpg (25304 byte) Uomo con un flauto in mano (1560, Detroit Institute of Art)
161.jpg (117734 byte) Cristo e il Cireneo (1560, Ermitage, San Pietroburgo) 183.jpg (24049 byte) Uomo con mantello (1560, Vienna, Kunsthistorisches Museum)
Filippo II di Spagna (Londra, Royal Collection) 391.jpg (31794 byte) Ritratto d'uomo con una palma (1561, Dresda, Gemäldegalerie)
367.jpg (110597 byte) Ratto di Europa (1559-1562, Boston, Isabella Stewart Gardner Museum) 227.jpg (65927 byte) Agonia nell'orto (1562, Madrid, Museo del Prado)

Morte di Atteone (1562, Londra, National Gallery)

Ritratto di giovane uomo (1562, Berlino, Gemäldegalerie)

San Nicola di Bari (1563, Venezia, Chiesa di San Sebastiano) 370.jpg (47904 byte) Annunciazione (1560-1565, Venezia, San Salvador)
221.jpg (27206 byte) Il tributo (1560-1568, Londra, National Gallery) 214.jpg (39560 byte) Emilia di Spilimbergo (1560, Washington, Gallery of Art)
215.jpg (44720 byte) Irene di Spilimbergo (1560, Washington, Gallery of Art) 371.jpg (71213 byte)

Madonna col Bambino in un paesaggio serale (1562-1565, Monaco, Alte Pinakothek)


Perseo e Andromeda (1562-1563, Londra, Wallace Collection)

Ecce Homo (1560, Museo Brukental Romania)

Deposizione (1565, Vienna, Kunsthistorisches Museum)


San Domenico Guzman (1565 circa, Roma, Galleria Borghese)


Maria Maddalena penitente (1555-1565, Ermitage San Pietroburgo)

Venere che benda Amore (1565 circa, Roma, Galleria Borghese)

Santa Margherita e il drago (1565, Firenze, Uffizi)

184.jpg (30326 byte) Ritratto della figlia Lavinia (1565, Vienna, Kunsthistorisches Museum) 228.jpg (60595 byte) Cristo e il Cireneo (1565 circa, Madrid, Museo del Prado)
164.jpg (54718 byte) Maddalena penitente (1555-1565, Los Angeles, Paul Getty Museum) 216.jpg (38613 byte) Venere che benda Cupido (1560-1570, Washington, National Gallery of Art)
287.jpg (57501 byte) Cristo e il buon ladrone (1566 circa, Bologna, Pinacoteca nazionale) 185.jpg (42446 byte) Diana e Callisto (1566, Vienna, Kunsthistorisches Museum)
276.jpg (135193 byte) Bambino con un cane in campagna (1565, Museo di Rotterdam) 217.jpg (48049 byte) Autoritratto (1567 circa, Madrid, Museo del Prado)
373.jpg (43419 byte) Martirio di San Lorenzo (El Escorial, Monastero di San Lorenzo) 129.jpg (57893 byte) Allegoria alla prudenza (1565-1570 circa, Londra, National Gallery)

Ritratto di Jacopo Strada (1567-1568, Vienna, Kunsthistorisches Museum)

Madonna che allatta (1565-1570, Londra, National Gallery)

198.jpg (101335 byte) Venere e il suonatore di liuto (1565-1570, New York, Metropolitan Museum of Arts) 297.jpg (42904 byte) San Francesco riceve le stimmate (1569, Musei civici di Pesaro)
148.jpg (38110 byte) Giuditta con la testa di Oloferne (1570, Detroit Institute of art) 188.jpg (20489 byte) Cristo con corona di spine (1570, Vienna, Kunsthistorisches Museum)
298.gif (55599 byte) Tarquinio e Lucrezia (1570 circa, Bordeaux, Musée des Beaux-Arts) 154.jpg (72259 byte) Tarquinio e Lucrezia (1568-1571, Cambridge, Fitzwilliam Museum)
313.jpg (19490 byte) San Girolamo (1570-1575, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza) 288.jpg (151187 byte) Cristo deriso (1570-1575, St.Louis, Art Museum

San Sebastiano (1570 circa, Ermitage, San Pietroburgo)

Incoronazione di spine (1570 circa, Monaco, Alte Pinakothek)

249.jpg (48172 byte) Deposizione nel sepolcro (1572, Madrid, Museo del Prado) 240.jpg (83739 byte) Filippo II offre la Vittoria a Don Fernando (1575 circa, Madrid, Museo del Prado)
Il doge Grimani  in adorazione davanti alla Verità (1575-1576, Venezia, Palazzo Ducale) 276.jpg (135193 byte) Fanciullo con cani (1575-1576, Rotterdam Museum Boijmans Van Beuningen)
263.jpg (24610 byte) Tarquinio e Lucrezia (1576, Vienna, Gemälderie der Akademie der Bildenden Kunst) 375.jpg (172598 byte) Punizione di Marsia (1576, Kromêriz, Palazzo Arcivescovile)

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Ninfa e pastore (1576, Vienna Kunsthistorisches Museum)

Nel 1575 una violenta epidemia di peste colpisce Venezia e Tiziano presagendo vicina la sua morte dipinge una grande tela per la Cappella di Cristo nella chiesa di Santa Maria dei Frari dove aveva chiesto ed ottenuto il permesso della sua sepoltura.

Il quadro denominato La pietà  (conosciuto anche come il Compianto del Cristo morto) evidenzia il cupo pessimismo e la drammaticità dell’evento della morte di Cristo abbandonato sulle ginocchia della Vergine; un vecchio seminudo inginocchiato davanti alla Madonna e al corpo pallido del Cristo morto nell’atto di chiedere l’intercessione divina di essere preservato dalla peste, cela l’autoritratto di Tiziano nell’estrema e tragica angoscia del pittore prossimo alla morte.  


Pietà (1576, Venezia, Gallerie dell'Accademia)

Il 27 agosto del 1576 tra gli spasmi della peste Tiziano muore e solo un provvedimento speciale, emesso d’urgenza, gli risparmiò la fossa comune; con una cerimonia frettolosa viene sepolto il giorno successivo nella chiesa di Santa Maria dei Frari senza che il quadro, non ancora terminato, fosse posto come ornamento della sua tomba.

Palma il Giovane completò il quadro apportandovi solo qualche modifica e nel 1631 il dipinto fu portato nella chiesa, oggi distrutta, di Sant’Angelo da cui passò nel 1814 alle Gallerie dell’Accademia di Venezia dove tuttora è conservato.

Anche il figlio prediletto Orazio, che lo aveva aiutato in tutti i suoi capolavori, morì di peste lo stesso anno 1576.

Tiziano visse nella sua Venezia per quasi un secolo, in una casa fastosa, lussuosa; era uno degli uomini più ricchi di Venezia e lasciò alla sua morte un’ingente eredità che il figlio Pomponio sperperò nel breve volgere di un quinquennio.

Considerato dai posteri come il massimo "colorista" mai esistito, Tiziano, costituì per tutto il Seicento un modello fondamentale per i ritratti e per le scene mitologiche (alle quali si ispirarono Rembrandt, Rubens), mentre la sua tecnica pittorica, nei vari aspetti del suo sviluppo, interessò profondamente gli artisti più diversi (come Goya, Delacroix, gli Impressionisti).