Albrecht Dürer (Norimberga
1471 - 1528)
pag. 3
1512
- 1519
Il 4 febbraio 1512 arriva a Norimberga l’Imperatore Massimiliano I e Dürer
entra a suo servizio prendendo parte alle opere di decorazione curate da
Pirkheimer. Progetta l'Arco di Trionfo di Massimiliano I, una monumentale
xilografia composta di 92 tavole - alta quasi tre metri e
mezzo e larga circa tre metri - e della Processione Trionfale. Per
intuire il ruolo di Albrecht Dürer è sufficiente osservare le
monumentali stampe dedicate a Massimiliano I. Si rimane atterriti infatti
davanti alla grandiosità dell’Arco di trionfo ed ancor più
avvicinandosi ai 92 fogli nei quali sono resi con dovizia e abilità i
particolari anche i più minuti. L’Arco di Trionfo doveva essere portato
gloriosamente in processione sullo stesso carro allegorico raffigurato
dall’artista in un altro collage di fogli che si può vedere proprio
accanto all’Arco. La portata rivoluzionaria dell’arte düreriana
supera il linearismo delle origini della xilografia, per arrivare a forme
che liberamente si espandono in tutte e tre le dimensioni dello spazio.
Solo attraverso una perfetta padronanza della tecnica e grazie
all’impiego delle graduali variazioni tonali era possibile ottenere
effetti simili (si ricordi che nelle incisioni era impossibile correggere
gli errori). Esegue
anche altri lavori per l’Imperatore (illustrazione con disegni a penna
di un Libro di preghiere - Monaco, Staatsbibliothek), che gli assicura
un vitalizio di 100 fiorini l’anno. Appartengono a questo momento alcune
delle sue opere più note, cariche di significati morali ed allegorici:
molte incisioni che comprendono due versioni della Passione (1511 - La
Grande Passione e La Piccola Passione) e una
serie di bulini, tra cui il Cavaliere,
la morte e il Diavolo (1513), San Girolamo nello studio, Melencolia (1514)
e il Rinoceronte (1515), figurazioni rispettivamente della vita attiva,
della vita contemplativa e del mondo razionale e fantastico dell’arte e
della scienza. Nell'estate del 1518 Dürer si reca ad Augusta per
partecipare alla Dieta insieme con una delegazione di ambasciatori della
sua città. Il 12 gennaio del 1519 muore l'Imperatore Massimiliano I; alla
fine di aprile dello stesso anno l'artista si reca con Willibald
Pirckheimer e Martin Tucher a Zurigo per una missione diplomatica.
Arco di Trionfo di Massimiliano I
|
Carro Allegorico

|
Carro Trionfale dalla Processione Trionfale

|
 |
Illustrazioni dal
Libro di preghiere
di Massimiliano I |
 |
|
 |
 |
 |
|
 |
 |
 |
|

Copertina "La Grande
Passione" |

Copertina "La Piccola Passione" |
Il Malawi ha emesso nel 1971 una serie di 4
valori in coppia con la riproduzione di due xilografie relative alla
Piccola Passione e, precisamente, a sinistra è raffigurata la
Resurrezione con la descrizione "The Resurrection from The Small
Passion" e a destra la Crocifissione con la descrizione "Christ
on the cross from The Small Passion" che trovansi presso il British
Museum di Londra (1510-1511). In realtà, è stato commesso un errore in
quanto la Resurrezione appartiene effettivamente al ciclo della Piccola
Passione, mentre la xilografia riprodotta per il Cristo sulla Croce
rappresenta un'altra opera dell'artista anch'essa conservata presso il
British Museum di Londra: trattasi del Cristo sulla Croce con la Vergine e
San Giovanni (1510).
Resurrezione e Cristo sulla
Croce xilografie "La Piccola Passione"
|

|
Cristo sulla croce con la Vergine
e San Giovanni |
La Grande Passione (le xilografie sono
conservate a Londra presso il Museo della Corona)
 |
Il tradimento |
Gesù davanti a Pilato |
 |
 |
La Crocifissione |
La Deposizione |
 |
 |
La Resurrezione |
Sacra Famiglia con San Giovanni,
Maddalena e Nicodemo
Puntasecca (*)
(1512, Berlino, Staatliche Museen) |
(*) In origine, la Puntasecca veniva impiegata per
rifinire le incisioni a bulino, ma fin dal XV secolo venne usata
anche autonomamente, soprattutto in ambiente nordico. La puntasecca è
una tecnica incisoria di stampa in cavo (Tecnica Diretta): inizialmente
il termine indicava lo strumento, ma in seguito si è esteso anche
alle matrici e alle stampe stesse. La matrice viene incisa direttamente
con una punta metallica dura e acuminata. La punta, scalfendo il
metallo, crea un solco ed alza dei filamenti metallici detti barbe che
trattengono l'inchiostro dando un caratteristico segno morbido. Poiché
la pressione della stampa distrugge rapidamente le barbe, la puntasecca
è utile solo per piccole tirature: oggi in alternativa si può
ricorrere all' acciaiatura, processo elettrochimico che aumenta la
resistenza della matrice.
 |
catalogo- n. 54
Madonna della pera
Iscrizione in alto a destra: monogramma e
data 1512
Tavola di tiglio cm 49x37
(1512, Vienna, Kunsthistorisches Museum) |
Il Cavaliere, la Morte e il Diavolo
 |
Seguendo un'idea di
Erasmo da Rotterdam Dürer rappresentò in questa incisione un
monumentale cavaliere cristiano che procede ignorando la morte (con la
clessidra in mano) e il diavolo che si avvicina da dietro tenendo in
mano una picca. Insieme alla Melancolia I (vedi sotto)
rappresenta uno dei capolavori in assoluto nell'arte dell'incisione.
|
|
Il personaggio principale
della scena è la figura allegorica alata che simboleggia la
malinconia, umore reso percepibile dal volto scuro della ragazza.
Nella scena compaiono molti strumenti, simboli e animali, in parte
legati all'alchimia, la cui interpretazione porta anche a richiami
alla biografia spirituale dell'artista. Nell’incisione,
in alto a destra sotto la campana, è raffigurato un quadrato magico
di tipo simmetrico di cui l’autore non spiegò mai il simbolismo. Il
quadrato è detto simmetrico perché ogni numero sommato al numero
simmetricamente opposto rispetto al centro dà 17. Questi quadrati non
hanno nulla di mistico, ma sono solo un gioco matematico creato
quattromila anni fa dagli egizi e dagli indiani. Ma questo quadrato è
diventato famoso perché Dürer è riuscito in un’impresa
praticamente impossibile: sommando i numeri di qualsiasi fila
orizzontale, verticale e diagonale si ottiene sempre 34, ma anche i
quattro quadranti in cui può essere divisa la tabella, il quadrato
formato dai quattro numeri al centro e persino i quattro angoli.
Inoltre, Dürer è riuscito a mettere anche in basso al centro i
numeri 15 e
14 in
modo da datare la sua straordinaria impresa.
|
Il suonatore di cornamusa (incisione, 1514)
 |
San Girolamo nello studio (incisione - 1514)
|
 |
Ritratto della madre (Disegno a carboncino su
carta, 1514, Berlino, Staatliche Museum)
 |
|
Il rinoceronte
(Xilografia, 1515, Londra, British Museum)
In basso a destra, disegno preparatorio
|
 |
catalogo - n. 54
Madonna del garofano
Iscrizione in alto a destra: monogramma e data
1516
Pergamena su tavola conifera cm 36x25
(1516, Monaco, Alte Pinakothek) |
|
Catalogo - n. 55
Ritratto di Michael
Wolgemuth
Iscrizione in alto a
destra. In basso a destra: monogramma e data 1516
Tempera e olio su tavola di tiglio, cm 29x27
(1516, Norimberga,
Germanisches Nationalmuseum)
|
Catalogo – n. 56
San Filippo apostolo
Iscrizione: SANCTE
PHILIPPE ORATE/PRO NOBIS. Monogramma e data 1516
Tela, cm 46x38
(1516, Firenze, Galleria
degli Uffizi)
|
|
|
Catalogo – n. 57
San Giacomo apostolo
Iscrizione: SANCTE
JACOBE ORA/PRO NOBIS 1516. Monogramma e data 1516
Tela, cm 46x 38
(1516, Firenze, Galleria
degli Uffizi)
|
Catalogo – n. 58
Ritratto di
ecclesiastico
Iscrizione in alto a
destra: monogramma e data 1516
Pergamena applicata su
tela, cm 42,9x32
(1516,
Washington
, National Gallery, coll. Kress)
|
|
Catalogo – n. 59
Il suicidio di Lucrezia
Iscrizione sul cassone
in basso a sinistra: monogramma e data 1518
Tavola di tiglio, cm
168x74,8
(1518, Monaco, Alte
Pinakothek)
|
Catalogo – n. 60
Madonna in preghiera
Iscrizione in alto a
sinistra: monogramma e data 151 8
Tavola di tiglio, cm
53x43
(1518, Berlino,
Staatliche Museen, Gemäldegalerie)
|
 |
|
Catalogo – n. 61
Testa di uomo
Pergamena, cm 24,5x19 su
tavola, cm 26,1x20,5
(1518, Monaco,
collezione privata)
|
Catalogo – n. 62,
Jakob Fugger il ricco
Tempera su tela, cm
69,4x53
(1518, Augusta,
Staatsgalerie)
|
|
 |
Catalogo – n. 63
Sant’Anna,
la Vergine
e il Bambino (Sant’Anna Metterza)
Iscrizione a destra,
vicino alla resta della Vergine: monogramma e data 1519
Trasportato da tavola su
tela, cm 60x49,9
(1519,
New York
, Metropolitan
Museum
of
Art Collezione
Altmann)
|
Catalogo – n. 64 e n.
65
L ’imperatore
Massimiliano I
Iscrizione monogramma e
data
1519 in
alto a destra. Stemma imperiale sormontato dalla corona e circondato
dalla catena del Toson d’oro. In alto: iscrizione encomiastica.
(1520, Vienna, Kunsthistorisches Museum)
|
Alcune incisioni fino al 1519
|

San Giorgio
|
|
Il contadino e sua moglie |
Lo sbandieratore |
|
|
Il contadino e sua moglie al mercato |
1520 - 1528
Allo scopo di farsi
confermare il vitalizio annuo di 100 fiorini da Carlo V, incoronato ad
Aquisgrana successore di Massirniliano I, il 12 luglio Dürer si mette
in viaggio con Ia moglie e una giovane fantesca verso i Paesi Bassi che
a quell’epoca rappresentavano,
con l’Italia, il secondo polo della grande arte. Durante il viaggio,
durato un anno, soggiorna ad Anversa, Bruges, Bruxelles,
Malines e Aquisgrana. Partecipa, infine, all‘incoronazione del
nuovo imperatore e si reca in Zelandia dove vuole andare a vedere una
balena arenata e, forse, contrae la malaria. In tutto questo periodo fu
ammirato e onorato da artisti e principi, stringendo amicizia con
Joachim Patinier e Luca di Leida, disegnando penetranti ritratti e studi
dal vero a punta d’argento. Ad Anversa incontrò Erasmo da Rotterdam e
ne disegnò il ritratto.
Dürer ritorna a
Norimberga nell'agosto del 1921 dopo aver ancora soggiornato a Lovanio,
Aquisgrana e Colonia. Tornato in patria, di fronte all’inasprirsi dei
contrasti religiosi si schierò a fianco di Lutero. Negli anni che
seguirono, i più tormentati della sua vita, si concentrò su pochi temi
sacri, tra i più severi e drammatici, in composizioni di respiro
monumentale nelle quali riaffiora l’influsso delle grandiose forme del
Mantegna. L’attività maggiore di quest’ultimo periodo della sua vita
fu dedicata al completamento dei vari testi teorici. Nel 1525 è
pubblicata la prima opera teorica di Dürer, "Die Underweisung der
Messung”, un trattato di geometria che egli dedica all’amico Willibald
Pirckheimer. Nel 1527 esce il trattato sulle fortificazioni di città,
castelli e borghi, "Etliche underricht zu befestigung der Stett,
Schlosz und flecken”.
Dürer muore il 6 aprile 1528,
poco prima di compiere cinquantasette anni. Lo seppelliscono nella tomba
della famiglia Frey, nel cimitero di San Giovanni, il giorno dopo la salma
é riesumata per eseguire una maschera funeraria. Gli venne tagliata una
ciocca di capelli, che fu in possesso del pittore Hans Baldung Grien ed è
attualmente conservata all’Accademia di Belle Arti di Vienna.
Si
pubblicano postumi i "Vier Bücher von menschlicher Proportion"
(Quattro libri sulle proporzioni del corpo umano), che negli anni seguenti
saranno editi anche in latino, francese e in italiano.
Partendo dalle teorie dei
trattatisti italiani, in particolare Leon Battista Alberti e Leonardo, Dürer
se ne distaccò progressivamente abbandonandone l’impostazione più
strettamente scientifica per accentuare i suoi interessi descrittivi e
naturalistici. Ugualmente la sfiducia nella possibilità dell’uomo di
giungere a conoscere e definire obiettivamente la bellezza, Io spinse a
sostenere la necessità per |’artista di
possedere abilità tecnica
(Brauch) pari alle conoscenze teoriche (Kunst) e di rappresentare Ia
natura come è piuttosto che come dovrebbe essere, poiché solo
l’esperienza è da considerare fonte di quella forza creativa che rende
l'artista simile alla divinità.
Madonna al cancello (1520,
incisione) |

Disegno di un
uomo anziano di 93 anni
(1521, Disegno a
pennello su viola grigio innescato carta, Vienna, Albertina,
Graphische Sammlung)
|

|

|
Catalogo - n. 66
Ritratto di uomo con barba e
berretto rosso
Iscrizione a sinistra vicino alla
testa: monogramma e data 1520
Tela, cm 40x30
(1520, Parigi , Museo del Louvre) |
Catalogo - n. 67
Ritratto di Rodrigo de Almada
Iscrizione sopra la testa: monogramma e data 1521
Tavola cm 50x32
(1521, Boston, Isabella Steward Gardner Museum) |
|
Catalogo – n. 68
San Girolamo
Iscrizione sul
foglietto che sporge dal libro: monogramma e data 1521
Tavola di quercia, cm
59,5x48,5
(1521, Lisbona, Museo
Nacional Arte Antiga)
|
Catalogo – n. 69
Ritratto di uomo con un
grande berretto e un rotolo
Iscrizione vicino alla
testa: monogramma e data 1521
Olio su tavola di
quercia, cm 50x36
(1521, Madrid, Museo del
Prado)
|
Catalogo
- n. 70
Ritratto di Bernhard von
Reesen
Iscrizione sopra la
testa: monogramma e data 1521
Olio su tavola di
quercia, cm 45,5x31,53
(1521, Dresda,
Staatliche Kunsthammlungen)
|
Catalogo – n. 71
Madonna della pera
Iscrizione a destra:
monogramma e data 1526
Olio su tavola, cm 43x32
(1526, Firenze, Galleria
degli Uffizi)
|

|
Catalogo – n. 72
Ritratto di
Jakob Muffel
Iscrizione in alto a
sinistra: EFFIGIES JAKOBI MVFFEL AETATIS SVAE ANNO LV SALVTIS VERO
MDXXVI. Monogramma
Da tavola trasportata su
tela, cm 48x36
(1526, Berlino,
Staatliche Museen, Gemäldegalerie)
|
Catalogo – n. 73
Ritratto di Hieronymus
Holtzschuher
Iscrizione in alto a sinistra: HIERONIMVUS HOLTZSCHUHER ANNO DO[MI]NI
1526 AETATIS SVAE
57. A
destra, vicino alla testa, monogramma.
Tavola di tiglio, cm
48x36
(1526, Berlino,
Staatliche Museen, Gemäldegalerie)
|
 |
|
Catalogo – n. 74
Ritratto di Johannes
Kleberger
Iscrizione: E[EFFIGlES] lOAN[N]I KLEBERGERS NORICI AN[N]O AETA[TIS] SVAE XXXX, seguita dal
simbolo cabalistico ‘Sol in corde Leonis’ (congiunzione del Sole con la stella
Regolo della costellazione del Leone).
In alto a destra: monogramma e data 1526.
Olio su tavola di
tiglio, cm 37x36,6 accorciato da tutti i lati.
(1526, Vienna, Kunsthistorisches Museum)
|
Catalogo – n. 75
I quattro Apostoli
Gli apostoli Giovanni
e Pietro
Iscrizione in alto a
sinistra: monogramma e data 1526
Tavola di tiglio, cm
215,5x76
L’apostolo Paolo e
l’evangelista Marco
Iscrizione: monogramma e
data 1526
Tavola di tiglio, cm
214,5x76
(1526, Monaco, Alte
Pinakothek)
|
|
Catalogo – n. 76
Testa di bambino con la
barba
Iscrizione a destra
della testa: monogramma e data 1527
Tela, cm 52,5x27,8
(1527, Parigi, Louvre, Cabinet des Dessins)
|
|